TT – Michael Dunlop vince la Lightweight su Paton, a Rutter il TT Zero

Giovedì 6 giugno, Isola di Man. Una giornata a dir poco intensa con ben 5 gare in programma e due sessioni di qualifica per questo Tourist Trophy 2019. Dopo la Supersport Race 2, la Sidecar Race 2 e la Superstock (qui il report completo) è il turno dell’attesa Lightweight Race e del TT Zero. Grande attenzione nel nostro Paese per la categoria Supertwin, con le due Paton ufficiali SC-Project in lizza per la vittoria con Michael Dunlop e Stefano Bonetti.

 

Michael Dunlop sulla Paton S1-R (foto: Diego Mola)

SUPERTWIN RACE

L’attesissima gara delle 650cc bicilindriche prende il via puntuale alle ore 18.30 locali. Poco prima della partenza gli inviati di Manx Radio vanno ad intervistare come sempre i piloti in griglia: emozionanti le parole di Dominic Herbertson, che si appresta a guidare la Lightweight che fu di James Cowton. “Non si tratta di rimpiazzare James, ma di rendergli onore. Quanto vorremmo che fosse qui…”. 

Come le precedenti, anche la Lightweight Race è stata ridotta da 4 a 2 giri per questioni di tempo. Allo start si segnalano l’assenza di Derek McGee, uno dei favoriti alla vittoria, caduto durante le prove, e Michael Sweeney, alle prese con problemi tecnici. Il primo pilota a ricevere la pacca sulla spalla da parte del marshal è il giovane Davey Todd sull’attesa Norton Superlight; Stefano Bonetti scatta invece con il numero 4 sul cupolino della bella Paton SC-Project, mentre il suo compagno Michael Dunlop è alla guida della moto speculare che vinse in questa categoria lo scorso anno. Ci sono altre Paton in griglia: tre per il Team privato ILR (con Ian Lougher, James Chawke, Horst Saiger) ed una per Maria Costello.

La tensione è alle stelle per una gara che potrebbe essere vinta da “chiunque”: al primo rilevamento di Glen Helen Michael Dunlop comanda già per 2.6 secondi su Jamie Coward (Kawasaki CMS), che già si era messo in luce alla North West 200 in un duello testa a testa con Stefano Bonetti; terzo tempo provvisorio per Gary Johnson sulla Kawasaki KMR, poi il Bonny, Rutter e Lee Johnston entrambi sulle Er6 KMR. Purtroppo, però, a Ballaugh sia Johnston che Rutter scavalcano Stefano, mentre John McGuinness è costretto al ritiro con la Norton Superlight. A Ramsey Dunlop estende il suo vantaggio a 4 secondi su Coward, ma al Bungalow il distacco si è ridotto a soli 2 decimi e, attenzione, sul traguardo è proprio Coward a comandare questa pazzesca Supertwin Race! 0.7 il suo vantaggio su Dunlop, con Johnston attardato di 7 secondi seguito da Bonetti a +3. Niente di buono invece per Norton, con la seconda Superlight, quella di Davey Todd, che si ritira in pit lane.

Secondo giro, rilevamento di Glen Helen: tra i boschi della parte occidentale del tracciato è ancora Coward a far segnare il miglior intertempo, +0.4 sulla Paton di Dunlop; Lee Johnston rimane staccato di 7 secondi, mentre Bonetti recupera un piccolo margine e si trova a +2 dal “generale Lee”; ottimo Paul Jordan, che sulla ER6 RC Express scavalca Gary Johnson e Michael Rutter. Al salto di Ballaugh il margine di Coward si riduce ad un solo decimo: i primi due stanno davvero facendo la differenza, con Johnston attardato addirittura di 16 secondi. Nel mirino, fino a qui, il terzo gradino del podio per il Bonny.

A Ramsey cambia di nuovo tutto: è Michael Dunlop di nuovo in testa per 1.4 su Coward, con Lee Johnston terzo a +19, ma, attenzione, Stefano viene scavalcato dal nordirlandese Paul Jordan; al Bungalow la situazione è la stessa, il fiato è sospeso: nel giro precedente la Paton di Dunlop aveva perso tempo scendendo dal Mountain. Come andrà in questo secondo ed ultimo giro?

L’arrivo è di quelli da cardiopalma: infine, il risultato consacra Michael Dunlop di nuovo vincitore di questa categoria delle 650cc bicilindriche, trionfando per il secondo anno consecutivo in sella alla Paton SC-Project Reparto Corse, per soli 1.2 secondi su un fenomenale Jamie Coward sulla Kawasaki CMS. E’ la 19^ vittoria al TT per Michael Dunlop, la 50^ per la dinastia Dunlop al Tourist Trophy, la terza consecutiva per Paton! Terzo posto per Lee Johnston (KMR Kawasaki) a +22, quarto un ottimo Paul Jordan (Kawasaki RC Express), quinto Michael Rutter (Kawasaki KMR), sesto il nostro Stefano Bonetti (Paton SC-Project Reparto Corse); poi Gary Johnson (Kawasaki KMR), Peter Hickman (Norton Superlight), Dominic Herbertson (Kawasaki Cowton Racing) e Horst Saiger (Paton ILR) a chiudere la top ten.

Il best lap va a Michael Dunlop con un 122.75 mph (18’26”574), di poco fuori dal proprio lap record del 2018; il Bonny fa segnare invece un miglior giro a 119.91 mph (18’52”796).

 

TT ZERO

Michael Rutter sulla Mugen (foto: Diego Mola)

Questa interminabile giornata all’Isola di Man prosegue con il giro secco della gara delle elettriche: favoritissime come sempre le Mugen di Michael Rutter e John McGuinness, con “McPint” che fa però rimanere i giapponesi con il fiato sospeso arrivando al Grandstand all’ultimo minuto: era infatti stato costretto al ritiro con la Norton Superlight a Ballaugh Bridge, ma è riuscito a far ritorno al paddock utilizzando la moto di un marshal!

Commuovente presenza quella della moto ad emissioni zero dell’Università di Nottingham, che avrebbe dovuto essere guidata da Daley Mathison e che ora è nelle mani del suo caro amico Davey Todd. Una moto in grado di conquistare il terzo posto al TT Zero nel 2017 ed il secondo nel 2018, proprio con lo scomparso Mathison. La risicatissima griglia delle elettriche vede poi la presenza della moto della Brunel University guidata dal sudafricano AJ Venter, quella dell’Università di Bath con Matthew Rees, la giapponese del Team Mirai con Ian Lougher, le due Duffy Motorsport con Mike Norbury e Shaun Anderson ed infine il gallese Alun Thomas, che eguaglia il primato della Costello per aver corso nella categoria Sidecar e in una “Solo” nello stesso giorno.

Al rilevamento di Glen Helen, senza sorprese, sono le Mugen di Rutter e McGuinness a comandare; “the Blade” ha un vantaggio di 4 secondi sul compagno di squadra, con Davey Todd attardato di 10 secondi dalla vetta.  Il margine tra i primi due cresce nel corso dei 60,7 km ma non in modo considerevole, al contrario del distacco di Todd che si fa sempre più consistente.

Sul traguardo è proprio Michael Rutter a trionfare sulla Mugen con un nuovo lap record di 121.91 mph: impressionante come la giapponese ad emissioni zero, in coppia con il re della categoria (Rutter ha vinto il TT Zero ogni volta che vi ha partecipato) abbia potuto migliorare il primato pur con pochissime prove a disposizione. Sapendo quanto sia importante raccogliere dati per le elettriche.

Secondo posto per John McGuinness (Mugen) a +8.5, terzo, a sorpresa, il veterano Ian Lougher (Team Mirai), che torna dopo anni sul podio del TT. Sfortuna per Todd, costretto al ritiro: sarebbe stato davvero bello vedere un omaggio a Mathison…

Dal TT per oggi è tutto, appuntamento a domani con il Senior!

 

 

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Una reazione a TT – Michael Dunlop vince la Lightweight su Paton, a Rutter il TT Zero

  1. franco calissi ha scritto:

    Pazzesca supertwin,clamoroso e indomabile Coward,ma oggi con Michael c’era tutta la famiglia,la volevano fare propria a tutti i costi
    Onore al mastino,onore al giovane,l’essenza delle RR

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