Intervista a Peter Hickman, best newcomer di sempre al TT

Ogni anno, a conclusione delle due settimane del Tourist Trophy, viene designato il miglior esordiente dell’edizione, colui che ha affrontato il Mountain Course per la prima volta meglio di tutti gli altri “novellini”. 

Per anni nessuno aveva più intaccato la velocità raggiunta da Steve Plater, che esordì al TT 2007 con un 125.808 mph di media. Fino al 2013, quando il blasonato newcomer Joshua Brookes toccò la strepitosa punta di 127.726 mph in sella alla Tyco Suzuki. Quest’anno i nuovi arrivati sono stati parecchi e molti di loro con grandi potenzialità: Martin Jessopp, Danny Webb, Peter Hickman. Si attendevano con curiosità i loro risultati, ma difficilmente si pensava che avrebbero potuto infastidire lo strepitoso record di Brookes. Niente di più sbagliato.

Profilo basso, team non ufficiale, concentrato, pacato, astemio, insomma “totally focused”. Ha studiato il tracciato in modo maniacale nei mesi precedenti il suo esordio sulle 37.73 miglia del Mountain Course e la sua determinazione ha pagato. Peter John Hickman, inglese classe 1987, ha aperto il gas lungo Bray Hill per la prima volta quest’anno, già reduce dal titolo di Best Newcomer alla North West 200 poche settimane prima. Ha aperto il gas della BMW del Team ICE Valley di Paul Shoemisth, e ha lasciato tutti semplicemente sbalorditi.

Durante la sua primissima prova, “Hicky” è subito balzato in testa alla classifica dei più veloci newcomer in qualifica, facendo segnare una media di 115.103 mph. Alla prima prova sui difficilissimi 60,72 km dell’Isola di Man. Al termine della settimana di qualifiche il suo tempo era già arrivato alle 123.329 mph. A evento concluso, Hickman ha salutato l’Isola tornando a casa con un sorprendente bottino: 3° assoluto nel Privateers Championship con sole 3 gare disputate; prima Superstock al traguardo nelle gare Superbike e Senior; 3 Silver Replica; 14° posto nella Superbike, 8° nella Superstock e 11° nella Senior Race. E quell’incredibile sesto giro della Senior, a coronare i km percorsi in quelle due settimane, l’esperienza accumulata, gli sforzi e la dedizione: 129.104 mph, pari a 207.77 km/h di velocità media in oltre 60 km, al primo anno sul Mountain. Per avere un termine di paragone più chiaro, il record del Tourist Trophy è stato ritoccato proprio quest’anno da Bruce Anstey in 132.298 mph. Non troppo distante da quel 129.104, sbalorditivo record di tutti i tempi per un Newcomer al TT.

Cos’altro dire…
Chiediamolo direttamente a Peter.

 

Peter, innanzitutto complimenti per il tuo primo Tourist Trophy, pazzesco! Hai lasciato molte persone senza parole. Guardandoti guidare sul Mountain sembravi quasi un veterano: preciso, pulito, sembrava persino facile per te! Ma immagino non lo sia stato…

Ti ringrazio! Sono state due settimane stupende per me al TT a non penso che avrei potuto chiedere di più dal mio primo anno! Molte persone sono rimaste sorprese per la mia guida precisa, ma onestamente io sono sempre stato così. Nella mia intera carriera in pista sono sempre stato molto pulito nella guida, non conosco altro modo di guidare!

 

 Perché hai scelto di correre al Tourist Trophy?

Ho scelto di correre al TT quest’anno perché sentivo che era arrivato il momento giusto. Ho guardato il TT per molti anni con grande interesse ed è stato fantastico finalmente potervi partecipare.

 

Chi ti ha introdotto nel mondo delle road races?

Bella domanda! Mio padre, Dave Hickman, era un pilota professionista negli anni ’70, correva nel Campionato Britannico e nei Grand Prix. Ha anche corso al TT e ha vinto il Manx nel 1977. Tutto questo prima che io nascessi però! Sono cresciuto nei paddock, anche dopo che mio padre si ritirò a causa di un brutto incidente a Mallory Park, perchè diventò team manager nel BSB e Grand Prix. Non ha mai voluto che io corressi in moto e mi ha sempre spinto a provare qualcos’altro, come il calcio o il golf! Ma quando a 12 anni mi sono comprato la prima moto con i miei soldi, ha deciso che forse sarebbe stato meglio aiutarmi, perchè tanto lo avrei fatto lo stesso!

 

Ti aspettavi di essere così veloce sin dalle prime prove? Qual era il tuo obiettivo, se ne avevi uno?_MG_9698

Non del tutto. Sono rimasto molto sorpreso di aver girato in 115 mph al mio secondo giro in assoluto da solo la prima sera di prove, è stata una bella sorpresa! Onestamente non mi ero prefissato alcun obiettivo. Comunque, pensavo di essere in grado di raggiungere le 125 mph con la Superstock ed è stato grandioso avere ragione. Detto questo, non ho mai spinto più di quanto ritenevo fosse sicuro.

 

Qual è stata la cosa più difficile per te? Voglio dire, dal momento in cui hai realizzato che avresti voluto correre al TT fino alla fine dell’ultima gara.

Aspettare così tanto prima di fare il mio primo giro! E’ stata un’eternità!

 

Come ti sei preparato (fisicamente e mentalmente) per il TT? Quante volte sei andato all’Isola di Man prima dell’evento?

Ho studiato molto, e intendo molto! Dall’inizio di gennaio alla fine di aprile sono andato all’Isola di Man sette volte per due, massimo tre giorni alla volta. Ho anche guardato innumerevoli onboard dell’anno scorso e ho giocato tanto alla Playstation con un gioco di qualche anno fa. Fisicamente non ho trovato per niente duro il TT. Lo trovo molto meno impegnativo fisicamente rispetto al BSB, in cui ho corso dal 2006, quindi non ho avuto problemi.

 

Qual è la sezione più difficile del Mountain Course secondo te?

La parte che ho trovato più difficile da imparare prima di salire in moto è stata quella da Rhencullen a Ballaugh. Principalmente perchè non ci sono molti punti di riferimento, ci sono molti alberi e siepi ai lati della strada che rendono difficile vedere cosa viene dopo; è anche un tratto molto veloce ed era difficile capire dai DVD cosa stavano esattamente facendo i piloti.

 

Eri l’unico pilota nel Team ICE Valley ad usare sospensioni Bitubo, giusto? Hai scelto quelle perchè le usavi già nel BSB?

Esattamente. Nel 2006 sono stato uno dei primi piloti ad usare le Bitubo nel BSB. Negli anni ho fatto con loro un lavoro di sviluppo. Inoltre, Steve Hicken di BMW Buildbase è l’importatore inglese di Bitubo ed è stato al TT per tutte e due le settimane con Michael Dunlop, perciò sapevo che avrei avuto un buon supporto se mi fosse servito qualcosa.

 

Abbiamo notato che la tua moto era “alta” di sospensioni: questo per il tuo fisico o cos’altro?

Non ha niente a che vedere con me o il mio stile di guida, semplicemente trovo che la BMW lavori meglio così. Ho guidato parecchie BMW nel BSB, quindi sapevo piuttosto bene da dove partire sin dalle prime prove.

 

Dopo questa prima esperienza al TT e avendo preso i tuoi punti di riferimento sul tracciato, pensi che la condizione mentale sia più importante di quella fisica, in confronto con una pista?

Assolutamente sì. La cosa fondamentale per me all’Isola di Man è la conoscenza. Conoscenza del tracciato, delle condizioni, delle sconnessioni, dei cambiamenti d’asfalto. E’ così difficile da imparare ed è per questo che i piloti con più esperienza sono molto più veloci degli altri. In pista puoi imparare il tracciato in pochi giri ed essere già veloce, al TT ci metti qualche anno!

 

Osservandoti in alcuni tratti (come Drinkwater’s Bend) abbiamo notato che il tuo punto di staccata era più ritardato rispetto a molti altri piloti, una caratteristica che (a noi sembra) condividi con Joshua Brookes. Forse è dovuto al fatto che provenite entrambi dalla pista?

Haha! Beh buono a sapersi! Sì, credo che sia per quello. Non freno più tardi di altri in modo consapevole, ad esempio in quel punto non ho neppure mai seguito qualcuno. Affrontavo le curve come mi sentivo e forse il “pilota da pista” che c’è in me le vede in modo diverso dagli altri.

 
Dato che il Mountain Course è aperto al traffico durante tutto l’anno, mi chiedevo che effetto avesse questo sul grip. Un pilota che viene dalla pista sente molto la differenza?

Domanda interessante. E’ una cosa che mi sono chiesto anch’io prima di correre al TT e alla North West 200. Per quanto mi riguarda ho trovato molto più grip di ciò che mi aspettavo. Alcune sezioni sono senz’altro meglio di altre, ma nel complesso il grip non è stato un problema.

 
Quali sono i tuoi progetti futuri? Farai altre road races questa stagione?

Ora ho di nuovo un posto fisso nel BSB per il resto della stagione con il Team Honda RAF Reserves e ne sono molto contento. In più, correrò ancora nelle road races quest’anno, all’Ulster GP e al Macau GP, sempre con il Team BMW Ice Valley by Motorsave Trade. E non vedo l’ora di entrambe!!
 
 
 

(Foto: www.peter-hickman.co.uk)
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Una reazione a Intervista a Peter Hickman, best newcomer di sempre al TT

  1. Oreste ha scritto:

    Hickman,certamente è un fenomeno uno che riesce a fare medie del genere è dotato di natura gli altri piloti devono lottare e rischiare molto di più e penso che oggi la bmw sia miglior moto in circolazione stradale le sospensioni bitubo danno al pilota un bella risposta,lui ragiona bene con la play memorizza tanto il tracciato.

    Saluti

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