IRRC – Intervista a Matti Seidel, uno di noi

Anche se il nostro bel mondo road racing è fortunatamente ancora ruspante, senza troppi fronzoli come in altre discipline motociclistiche, sussiste una grande differenza tra i top riders e i piloti comuni. 

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Matti Seidel (Foto: Andi Heinze)

Quelli che rinunciano ad allenarsi perché tra il lavoro vero e la preparazione della moto non hanno più un minuto libero. Quelli che devono sperare che i piccoli sponsor paghino davvero per poter confermare la loro partecipazione alle gare. Quelli che devono elemosinare ferie al datore di lavoro per poter correre. E che talvolta, in mezzo a tutte queste condizioni difficili, non riescono neppure ad esprimere al meglio il proprio talento.

Oggi vi proponiamo una chiacchierata con uno di questi piloti, il tedesco Matti Seidel, trentunenne di Drobach che ha militato nell’IDM, nel Mondiale Endurance ed ora nelle road races. La sua esperienza di corse su strada si rivolge in particolare all’International Road Racing Championship, il campionato “continentale” che fa tappa in circuiti come Horice, Hengelo, Chimay. Dall’IRRC, lo scorso anno il grande salto alla North West 200, replicata quest’anno. Matti si trova in questo momento proprio in Irlanda del Nord e il suo obiettivo è quello di tornarci in agosto per l’Ulster GP.

Ecco la nostra chiacchierata con il simpatico Seidel.

 

Matti, tu hai esperienze di pilota nell’IDM, nell’Endurance e nelle Road Races. Quali sono le principali differenze tra questi tre ambienti motociclistici, dal punto di vista di guida e mentale?

Nell’IDM sicuramente devi dare più del 100%, prendendoti dei rischi. L’Endurance invece è uno sport di squadra dove ad esempio il setup della moto deve essere un compromesso tra ciò che va bene a tutti e tre i piloti; inoltre devi fare attenzione alle tue condizioni fisiche per una gara di 24 ore. La differenza principale con le road races è che qui una caduta può essere fatale. Normalmente non ci sono vie di fuga.

 

Perché hai deciso di iniziare a correre su strada?

Ad essere sincero è stata una questione di soldi. Le road races sono molto più economiche rispetto all’IDM ad esempio. Ma immediatamente ho iniziato ad amarle. L’atmosfera nel paddock e tra i piloti è veramente amichevole.

 

Pensi che l’IRRC sia propedeutico alle International Road Races?

Anche se i circuiti dell’IRRC non sono lunghi e veloci come quelli delle grandi International Road Races, impari comunque a guidare in modo saggio e calcolare i rischi che stai prendendo. Consiglierei quindi a chi vuole correre alla North West o al TT di iniziare con l’IRRC.

 

Quali sono i tuoi obiettivi per questa North West 200 e per l’Ulster GP da newcomer?

Alla North West voglio migliorare i miei tempi sul giro rispetto all’anno scorso. Nel 2015 ho quasi vinto il titolo di Best Newcomer, quindi ottenere un risultato simile all’Ulster GP sarebbe grandioso. Al momento comunque non sono ancora sicuro di poter gareggiare all’Ulster, devo risolvere alcune questioni. Comunque l’obiettivo principale è sempre quello di non farmi male!

 

Prepari personalmente la tua moto o ti affidi ad un team?

Io sono il boss del mio piccolo team, “MSA Racing by Penz13.com”! Thoralf Nestler e mio padre sono i meccanici e autisti. Tutto il resto viene fatto da me e mia moglie Karo.

 

Qual è il tuo lavoro nella vita di tutti i giorni? Riesci a gestirti bene tra lavoro e passione?

Lavoro come operaio addetto alla fresa e alla mola. Il mio capo è anche uno dei miei sponsor e gli sono davvero riconoscente per il suo supporto. 

 

E’ difficile attualmente in Germania trovare sponsor per gare motociclistiche?

Molto difficile, dal momento che la Germania è un Paese interessato maggiormente al calcio e alle gare di auto. Quindi il supporto arriva per lo più da titolari di aziende che ti stimano personalmente o per quello che stai facendo, oppure sono appassionati motociclisti.

 

Qual è la tua più grande ambizione motociclistica?

Per me la cosa più importante è non smettere mai di divertirmi guidando. Poi certamente voglio correre in altre grandi road races, ad esempio il Macau Grand Prix. 

 

Grazie Matti, in bocca al lupo!

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3 reazioni a IRRC – Intervista a Matti Seidel, uno di noi

  1. Alessandro ha scritto:

    Ciao c’e’ un sito di questo campionato Irrc?Ho cercato e nn ho trovato nulla?.

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