Scarborough Spring Cup, parlano gli organizzatori. Ecco cosa è successo

Dopo la brutta notizia della cancellazione della Scarborough Spring Cup arriva un comunicato stampa direttamente dall’Auto66 Racing, organizzatore degli eventi all’Oliver’s Mount. 

Una spiegazione più dettagliata del perché si è arrivati alla decisione di annullare il primo evento stagionale sulla collina del North Yorkshire, ultimo baluardo delle corse su strada su suolo inglese.

Una decisione che ha lasciato l’amaro in bocca a tutti, soprattutto a piloti, team e fan che avevano già speso soldi in iscrizioni, biglietti, voli, alloggi, ricevendo questa comunicazione solo poco più di una settimana prima della Spring Cup (che si sarebbe dovuta svolgere il 21 e 22 aprile).

Il comunicato dell’Auto66 recita:

 

” E’ con grande dispiacere che dobbiamo confermare la triste notizia della cancellazione della Spring Cup. Negli ultimi mesi sono stati fatti molti cambiamenti sul tracciato di Scarborough in vista di una maggiore sicurezza per piloti e spettatori e per ottenere il permesso dall’ACU per la Spring Cup del 21/22 aprile.

Sono state installate nuove staccionate, spostati cartelli stradali, acquistata nuova segnaletica, costruite nuove postazioni per i marshal… Il problema principale, tuttavia, rimaneva la quantità di ‘Recticel’ (pannelli protettivi, ndr) che l’Auto66 Club avrebbe dovuto comprare per soddisfare gli standard ACU ed ottenere i permessi. Il costo totale del ‘Recticel’ necessario per tutto il circuito sarebbe stato di 90.000£.

Peter Hillaby (a capo dell’Auto66, ndr) ha lavorato instancabilmente per cercare di ottenere la quantità di ‘Recticel’ richiesta per le aree principali del tracciato. Trovare del ‘Recticel’ a noleggio si è rivelato molto difficile ed il Club semplicemente non aveva i fondi necessari per acquistarne la quantità richiesta.

La prima gara a Cadwell Park (alcuni eventi sul circuito di Cadwell sono organizzati dallo stesso Auto66, ndr) doveva essere un’opportunità per raccogliere fondi da investire nel ‘Recticel’. Tuttavia, il weekend è stato rovinato dal maltempo, causando la cancellazione del secondo giorno di gare, il lunedì di Pasquetta. Il numero dei partecipanti era estremamente basso e in un weekend che avrebbe dovuto aiutarci economicamente abbiamo al contrario perso soldi.

Questa settimana abbiamo continuato a richiedere ulteriore tempo all’ACU e allo Scarborough Council per cercare una soluzione, una che ora avremmo, dato che con un gesto molto cortese gli organizzatori dell’Ulster GP ci hanno offerto il ‘Recticel’ richiesto; ma è ormai troppo tardi per salvare l’evento, con i permessi e le assicurazioni che avrebbero invece dovuto già esserci.

Siamo realmente dispiaciuti per i fan, i piloti, i team e i media che avevano pianificato di partecipare alla Spring Cup. Rimandare un evento è qualcosa che non facciamo alla leggera e abbiamo davvero combattuto al massimo per ottenere i permessi per la Spring Cup. Ma sfortunatamente non ci è restato altro da fare che cancellarla e rimandarla a data da destinarsi, in un comunicato che emaneremo nei prossimi giorni.

Vi ringraziamo per i vostri messaggi di supporto. L’Oliver’s Mount è l’unico tracciato stradale rimasto in Inghilterra. La storia che è stata scritta in questo luogo non terminerà in questo modo.

Non è la fine, ma l’inizio di una nuova e più sicura era dell’Oliver’s Mount”.

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Una reazione a Scarborough Spring Cup, parlano gli organizzatori. Ecco cosa è successo

  1. Massimiliano ha scritto:

    Speriamo che sia un incidente di percorso, il tracciato è straordinario. Ancora una volta capiamo quanto le road races siano sempre a rischio finanziario…

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