Ulster Grand Prix – La gloria di Ian Hutchinson, sbriciolato il lap record

Sabato 13 agosto, Dundrod, Irlanda del Nord. Alle prime luci dell’alba già si preannuncia una giornata grandiosa: nell’aria fresca il profumo di campagna, bagarre e lap record. Le moto dormono ancora nel paddock dell’Ulster Grand Prix, che si appresta a vivere il suo giorno conclusivo con gare avvincenti e la nuovissima formula Superpole. 

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(foto: @UlsterGrandPrix)

Cancellata dal programma di giovedì a causa delle avverse condizioni meteo, la Superpole è stata reintrodotta per oggi: novità assoluta nell’ambiente road racing, permetterà ai primi 10 piloti qualificati nella Superbike giovedì di effettuare un warm-up lap e un giro lanciato completamente da soli sul velocissimo Dundrod Circuit.

Si parte alle ore 10.30 locali con la prima gara di giornata, la “Lisburn and Castlereagh City Council Superstock Race“: in pole Michael Dunlop, bruciato però al via da un infuriato Peter Hickman che scatta addirittura dalla nona posizione; ben presto, però, “Hicky” viene risucchiato da Ian Hutchinson, Dan Kneen, Michael Dunlop, Derek Sheils, Dean Harrison, Conor Cummins e Gary Johnson, ritirandosi poi in pit lane per una foratura alla sua Kawasaki JG Speedfit. “Hutchy” comanda su Kneen e Dunlop, i tre racchiusi in mezzo secondo; ma al terzo passaggio Michael Dunlop scavalca prima il manxman e poi il “Bingley Bullet” su Tyco BMW a Cochranstown. Nel frattempo, Neil Kernohan cade a Wheeler’s ma viene riportato come “rider ok”. Nelle ultime battute mezzo secondo separa “Micky D” dal rivale, è proprio il caso di dirlo, Ian Hutchinson. Dal TT di quest’anno, ogni gara per loro pare sia diventata una sfida personale. All’ultimo giro “Hutchy” passa in testa a Jordan’s Cross, ma all’Hairpin Michael si riprende la prima posizione: Flowbog, Quarries, Dawson’s Bend, bandiera a scacchi… e la vittoria è di Ian Hutchinson su Tyco BMW by TAS, la sua sesta all’Ulster, con un best lap a 132.392 mph di media, per soli 2 decimi su Michael Dunlop (BMW MD Racing); terzo posto a +6 per Dan Kneen (Yamaha Mar-Train), poi a ben 20 secondi Dean Harrison, Conor Cummins, Gary Johnson, Derek Sheils, Steve Mercer, Jamie Coward e Bruce Anstey. Un po’ di confusione invece tra i “backmarkers” per la caduta a Wheeler’s di Matthew Rees, con alcuni marshal che hanno esposto bandiera rossa salvo poi ritirarla.

Pochi istanti di respiro e poi tutti in sella alle 600cc per la “Centra Whitemountain Supersport Race“: in pole Bruce Anstey sulla Honda CBR600RR Valvoline by Padgett’s. Ma ecco che il tipico meteo irlandese torna a fare scherzi e qualche goccia di pioggia cade sul tracciato dalle nuvole nere che si sono avvicinate rapidamente alla zona tra Belfast e il Lago Neagh. Giusto il tempo per lasciare che lo scroscio passi e si parte: scatta bene Anstey dalla prima casella in griglia, seguito da Ian Hutchinson e Dan Kneen. Problemi per Michael Dunlop che si ritira in pit lane al termine del primo passaggio con la sua Yamaha MD Racing. Il “Kiwi” recordman all’Ulster macina un ritmo inizialmente insostenibile, mettendo 2 secondi sugli inseguitori al terzo passaggio. Hutchinson però sembra avere qualcosa in serbo con la R6 del Team Traction Control di Keith Flint (leader dei Prodigy), con Dean Harrison che soffia a Kneen la terza piazza. E’ bagarre proprio tra il neo-papà del Team Silicone Engineering e i mannesi Dan Kneen e Conor Cummins per il gradino più basso del podio. Ed ecco l’attacco di “Hutchy”: al quarto giro l’inglese riduce a 8

La partenza della Superpole (foto: @UlsterGrandPrix)

La partenza della Superpole (foto: @UlsterGrandPrix)

decimi il suo distacco da Bruce Anstey, nel mirino. Ma non c’è tempo per l’attesa bagarre finale: Olie Linsdell scivola nel velocissimo tratto di Joey’s Windmill e viene esposta bandiera rossa. La gara viene dichiarata conclusa al quarto passaggio, con Bruce Anstey che conquista il suo 12° trionfo all’Ulster GP; alle sue spalle Ian Hutchinson e Conor Cummins (Honda Padgett’s). Quarto Harrison, poi Kneen, William Dunlop, Hickman, McGee, Elkin e Cooper.

 

E’ quindi il turno dell’attesa novità, la Superpole. Un’iniziativa voluta dal nuovo sponsor MCE (agenzia assicurativa sponsor anche del British Superbike Championship), mai vista prima in una road race con “mass start” come l’Ulster Grand Prix. Nonostante sia giorno di gare, nonostante sia una novità assoluta, i 10 piloti ammessi alla sessione di Superpole non si risparmiano e, volando in solitaria lungo il Dundrod Circuit, danno il meglio. E’ Bruce Anstey a conquistare la pole per le due gare Superbike di oggi sfiorando il (suo) record: 133.551 mph di media sulla RC213V-S, dal sound che incanta gli spettatori e scuote la tranquillità della campagna nordirlandese. Secondo tempo per Michael Dunlop (BMW Hawk Racing), terzo Peter Hickman (Kawasaki JG Speedfit), poi Ian Hutchinson (BMW Tyco by TAS), Conor Cummins (Honda Racing), Dean Harrison (Kawasaki Silicone Engineering), Dan Kneen (Yamaha Mar-Train), Gary Johnson (BMW East Coast), Derek Sheils (Suzuki Cookstown/BE) e William Dunlop (Yamaha Caffrey).

 

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Lorenzo Tiveron (foto: Chris Usal)

Dalle “big bikes” alle piccole cilindrate: si torna a gareggiare e lo si fa con la “Ulster Speed Promotions 

Lightweight/Ultralightweight Race“, purtroppo meno entusiasmante rispetto alla gran bagarre di giovedì. Tra le 250/400/450cc vince Neil Kernohan (Honda 250 Logan Racing) in solitaria, con ben 17 secondi su Davy Morgan (Honda 250 DM71) e addirittura 1’22” su Darryl Tweed (Kawasaki 400). Fuori gioco Paul Owen che rompe il motore durante il warm-up lap. Tra le Ultralightweight (125/Moto3) si impone il solito Chris Elkin (Honda Moto3 Bob Wylie Racing) su Sam Wilson e Paul Robinson, compagni nel Team Joey’s Bar (Honda 125). Ottavo posto per il nostro Lorenzo Tiveron (Honda 125), che porta a termine entrambe le sue gare a questo secondo Ulster Grand Prix, migliorando anche la sua media personale e portandola a 99.116 mph di media.

 

Ed è il momento della ” Superbike Race“, le cui prime 10 posizioni in griglia sono state determinate dalla Superpole di poco prima. Bruce Anstey sembra essere sceso dal letto con il piede giusto oggi, come vuole la “leggenda” su di lui; al termine del primo passaggio è in testa per 3 decimi su Ian Hutchinson, in recupero dalla quarta posizione. Seguono Peter Hickman e Michael Dunlop (in 4 in mezzo secondo), Cummins, Kneen, Harrison, Johnson, Sheils, Mercer e William Dunlop. Al secondo passaggio le posizioni di testa restano invariate, con “Hutchy” in 133.471 mph a 1 solo decimo dal “Kiwi”. Terzo passaggio, è Hickman ad impressionare con un 133.892 mph, vicinissimo al lap record di Dundrod, mentre Ian Hutchinson passa in testa sui saliscendi di Deer’s Leap e Michael Dunlop scavalca “Hicky” mettendo Anstey nel mirino. Ma non c’è margine tra i quattro, chiusi in una manciata di decimi, con gli spettatori a trattenere il respiro al loro furioso passaggio. Al quinto giro “Brucey” si riprende la testa della corsa, ma la gara perde proprio uno di questi quattro protagonisti, con “Hicky”, davvero sfortunato quest’anno con il nuovo Team, costretto a fermarsi a Wheeler’s. Sesto e penultimo giro: Hutchinson prova con successo il sorpasso su Anstey a Wheeler’s e, complici anche alcuni doppiati, tenta la fuga con “ben” mezzo secondo sul neozelandese e il nordirlandese. Ultimo giro, Ian Hutchinson vola verso la sua settima vittoria a Dundrod, la seconda in questa giornata, conquistando la Superbike Race per 0.2 su Bruce Anstey, che sfreccia letteralmente tra due doppiati per non lasciarsi sfuggire “Hutchy”. Terzo posto per Michael Dunlop (BMW Hawk Racing) a +3 secondi, che ai microfoni affermerà che l’ultimo giro, con i “backmarkers” in mezzo, è stato “da pazzi”… Quarto Conor Cummins, poi Harrison, Kneen, William Dunlop, Mercer, Sheils e McGee. Da sottolineare la prestazione di Dan Hegarty (RTR Kawasaki), 12° al traguardo e miglior newcomer.

 

Michael Dunlop pensieroso vicino alla sua R6 (foto: Chris Usal)

Michael Dunlop pensieroso vicino alla sua R6 (foto: Chris Usal)

Il programma scorre veloce e vengono chiamate in griglia le 600cc per la “Barron Transport Services Supersport Race“. Assente Michael Dunlop, forse per il problema che lo ha costretto al ritiro in Gara 1, forse per concentrarsi sulla “big race”, la Superbike 2. Piccolo ritardo ancora per qualche goccia di pioggia e si parte con il fratello William in testa sulla R6 IC Racing grazie ad un sorpasso a Jordan’s Cross su Hutchinson, leader nelle primissime battute. Sarà la gara del riscatto per il maggiore dei fratelli Dunlop? Lo tallonano Hutchinson, Anstey, Cummins, Harrison, Kneen e Hickman. Secondo giro, Hutchinson snocciola le marce della R6 Came BTP Traction Control e svernicia “Willy” sul Flying Kilo. William si riprende la prima posizione poco dopo… I primi 7 piloti sono racchiusi in un solo secondo!  Al quarto giro Bruce Anstey replica la mossa di “Hutchy” e passa il “Bingley Bullet” sul velocissimo Flying Kilo, ma Hutchinson si riprende la posizione. Peter Hickman nel frattempo risale fino alla quarta piazza con la Kawasaki Trooper by Iron Maiden, mentre Dan Kneen scivola a Leathemstown. L’adrenalina è a mille, Hickman riesce a superare Anstey mentre la bagarre tra William Dunlop e Ian Hutchinson è alle stelle: ultime centinaia di metri di gara, si incrociano le traiettorie a Quarry Bends e sul traguardo è ancora un fantastico Ian Hutchinson a vincere sul tracciato di Dundrod. Terza vittoria di giornata per lui, questa volta per il Team Traction Control. William Dunlop deve accontentarsi di un secondo posto a +0.1 , mentre terzo è finalmente Peter Hickman. Quarto Anstey, poi Cummins, Harrison, Johnson, Elkin, Cooper e Jordan.

 

Parte in seguito la “Maxwell Freight Supertwin Race“, che riserva subito una bella sorpresa: in testa è Dan Cooper (Kawasaki Cooper Racing SB Tuning) ed è certamente piacevole vederlo lì davanti a tutti, in forma, dopo il brutto incidente che lo ha visto coinvolto con Ryan Farquhar alla North West 200. Lo seguono Cowton, Sheils e Loughlin, tutti racchiusi in mezzo secondo. Al terzo giro è l’irlandese Derek Sheils al comando, sulla Er6 di John Burrows; al gruppo si è aggiunto il connazionale Derek McGee, mentre Loughlin esce di scena a Leathemstown. Ma i sorpassi non si contano e si arriva all’ultimo passaggio con Daniel Cooper di nuovo davanti a Cowton, Sheils e McGee; Cooper riesce a tenere a bada l’agguerrito gruppo e taglia per primo il traguardo della gara delle bicilindriche all’Ulster Grand Prix, un risultato che questo pilota privatissimo si merita davvero tanto. Secondo è Derek Sheils a +0.4 (Kawasaki Cookstown/BE), terzo James Cowton (Kawasaki McAdoo), poi Paul Jordan, Derek McGee, Adam McLean, Jamie Coward, Xavier Denis e le signorine Maria Costello e Veronika Hankocyova.

Dopo un giro dimostrativo del veterano Bruce Anstey sulla YZF500 usata al Classic TT, si conclude questa grandiosa giornata all’Ulster GP con la seconda gara Superbike. Sono le 17.00 a Dundrod, il pubblico è stato deliziato da gare appassionanti praticamente senza interruzioni, un ottimo riscatto dopo le difficili giornate di mercoledì e giovedì. Al via della ” Superbike Race” Ian Hutchinson soffia la leadership ad Anstey, che al termine del primo passaggio scivola al quinto posto: “Hutchy” comanda per mezzo secondo su Michael Dunlop, Dean Harrison e Peter Hickman. Ma dopo il traguardo la BMW Tyco viene letteralmente “sverniciata” da Michael Dunlop e Bruce Anstey, con Hutchinson che si riprende subito da questo (probabile) errore di marcia. “Hutchy” ed Anstey ripassano Michael e al termine del terzo giro è Bruce Anstey a comandare per 5 centesimi (!) su Ian e Michael. Intanto Conor Cummins (Honda Racing) fa segnare il best lap di gara a 133.855 mph mentre si trova in sesta posizione.

Metà gara, Ian Hutchinson torna davanti a tutti: la bagarre è a tre, mentre “Conrod” guadagna il quarto posto su Dean Harrison, Dan Kneen e Peter Hickman. Il gap tra i primi tre è praticamente inesistente, ma ad elettrizzare la situazione ci si mette anche l’altissimo mannese: ormai il trio è diventato un quartetto. Le ultime battute di gara sono a dir poco adrenaliniche, chiunque potrebbe vincere. Ma alla fine è di nuovo lui, il re incontrastato di questa stagione road racing 2016: Ian Hutchinson (Tyco BMW by TAS) vince la sua quarta gara di giornata e fa segnare il nuovo lap record dell’Ulster Grand Prix in 134.087 mph di media. Dopo 6 anni il muro delle 134 miglia orarie è stato abbattuto sul circuito di Dundrod. Fantastico! Secondo posto per Bruce Anstey (Honda RC213V-SPadgett’s), poi un deluso Michael Dunlop (BMW Hawk Racing). Quarto Cummins, quinto Harrison, poi Kneen, Hickman, Johnson, Mercer e Sheils.

 

Risultati Ulster Grand Prix

 

 

 

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2 reazioni a Ulster Grand Prix – La gloria di Ian Hutchinson, sbriciolato il lap record

  1. Alessandro ha scritto:

    Proprio in forma Hutchy?

  2. Doddo ha scritto:

    Sono veramente contento che esistano ancora queste Rod race perché sono la vera essenza del motociclismo duro è puro

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