Dominio di Micko Sweeney in una desolata Skerries 100

La Skerries 100 2018 non sarà certo ricordata per lo spettacolo offerto dai piloti. Quelli rimasti, ai quali va un plauso per aver supportato il Motoclub e portato avanti l’evento per gli spettatori come tributo a William Dunlop. Ma il massimo rispetto va anche a quei piloti che hanno deciso di non correre. Ognuno con i propri motivi, ogni scelta assolutamente rispettabile. 

Michael Sweeney sulla BMW MJR durante la Skerries 100 di ieri (foto: Diego Mola)

Domenica 8 luglio, una giornata da tempo attesa per commemorare il grande Martin Finnegan, indimenticato road racer locale a cui il Loughshinny Motorcycle Club aveva deciso di dedicare una Superbike Race durante l’evento di quest’anno.

Ma tutto è stato offuscato dalla terribile tragedia che ha colpito il mondo delle corse su strada sabato 7 luglio, durante le qualifiche della Open Race lungo lo stretto tracciato di 2.9 miglia poco sopra Dublino.

Le cause dell’incidente di William Dunlop in sella alla R1 Temple Golf Racing non sono state chiarite ufficialmente, ma l’amico di famiglia ed ex meccanico di Robert Dunlop, Liam Beckett, ha reso noto che non si è trattato di un errore del pilota. L’epilogo è comunque tristissimo: dieci anni dopo la morte del padre Robert alla North West 200 e diciotto dopo la scomparsa dello zio Joey in Estonia, William è la nuova vittima di un terribile destino che ha colpito la dinastia Dunlop, la dinastia più rappresentativa delle road races in tutto il mondo. Il trentaduenne nordirlandese lascia una figlia di due anni ed una compagna incinta del loro secondo figlio, per la quale William aveva rinunciato al Tourist Trophy lo scorso giugno, tornando a casa da Janine, vittima di complicazioni. Era però rientrato a Skerries, dove lo attendeva un destino beffardo.

Dopo una consultazione con la famiglia Dunlop e con i piloti, il Motoclub ha deciso di proseguire con l’evento e le gare si sono regolarmente svolte ieri, domenica 8 luglio. Cancellata però la Martin Finnegan Superbike Race e i Parade Lap, mentre prima dell’inizio del programma si è osservato un suggestivo minuto di silenzio in memoria di William.

Lo stradale di Skerries appariva in condizioni perfette; il sole e il cielo azzurro contrastavano tuttavia con lo stato d’animo di piloti, organizzatori e spettatori. Pochi, per la verità. Così come le moto in griglia. Molte le defezioni, in particolare quella del fratello Michael, tornato a casa subito dopo l’incidente; hanno deciso di non correre anche i “big” delle National Road Races, ovvero Derek McGee e Derek Sheils, così come il giovane Davey Todd. Di fatto lasciando l’intero bottino nelle mani dell’altro grande contendente nelle Nationals, il local man Michael Sweeney. L’intero evento è stato tuttavia dichiarato “Non Championship” (quindi senza assegnazione di punti) e tutti i premi gara devoluti alla famiglia di William.

Si parte con le tre sessioni di prove che erano state cancellate dopo il fatale incidente di sabato, per poi procedere con il programma di gare, tutte accorciate di un giro. Si entra subito nel vivo con la Open Race 1, che mostra un parco partenti letteralmente spaccato in due: in testa Michael Sweeney e Paul Jordan, in bagarre, mentre dietro è il vuoto. Sweeney, solitamente acclamato dalla sua gente, va a vincere in un’atmosfera surreale, dove nessuno, nessuno, ha voglia di applaudire. In sella alla BMW Martin Jones Racing, il pilota di Skerries deve tenere a bada un agguerrito Paul Jordan su Yamaha R6, che taglia il traguardo a soli 7 decimi da Sweeney, dando spettacolo. Terzo a 21 secondi Darren Cooper.

Bagarre Sweeney-Jordan nella Supersport Race (foto: Diego Mola)

La seconda gara di giornata è la Junior Support, vinta da Eoin O’Sochru, poi la Junior Classic che va a Barry Davidson. Nella Supersport Race è poi ancora bagarre tra Sweeney e Jordan, con il ventisettenne nordirlandese che manca la vittoria per un solo decimo; Sweeney mette a segno il suo secondo trionfo di giornata rimontando prima su Andy Farrell e poi su Paul Jordan. Completa appunto il podio un altro pilota di Skerries, il veterano Farrell.

Solo sei moto in griglia per la classe combinata 125/400, vinta da John Ella; a seguire la Senior Classic che va all’esperto Robert McCrum.

Nonostante partisse favorito anche per la categoria delle bicilindriche 650cc, Micko Sweeney è costretto invece ad arrendersi ad un indiavolato Farrell: vittima di un problema tecnico alla sua Supertwin, Sweeney ha avuto la possibilità di correre con la ER6 del suo ex Team manager John Burrows, moto che Micko ha potuto tenere per la gara nonostante la defezione del Team Cookstown/BE. Il trentaquattrenne, tuttavia, nulla ha potuto nei confronti del concittadino Andy Farrell, che trionfa davanti al pubblico di casa per un solo decimo su Sweeney, con Darren Cooper di nuovo a completare il podio, a +9 secondi.

Paul Jordan sui saliscendi di Skerries (foto: Diego Mola)

Dopo una Senior Support vinta da un ottimo Michael Browne, è il turno del Grand Final, ovvero la seconda gara Open, con un possibile nuovo duello Sweeney-Jordan. Ma non sarà così: ingaggiato dal Team Temple Golf Racing proprio a partire da questa Skerries 100, il nordirlandese Paul Jordan si era così ritrovato compagno di squadra del suo vecchio amico William Dunlop, con il quale anni fa aveva condiviso alcuni TT come suo meccanico/aiutante; felice ora di potersi schierare in griglia con William con i colori della stessa squadra. Ma ciò non è mai avvenuto. Dopo la ovvia defezione del Team Temple Golf in seguito alla tragedia di sabato, Jordan aveva deciso di restare e correre solo con la sua R6 privata, per rendere omaggio a William; e riuscendoci alla grande nella prima Open Race e nella 600. Poi, il giovane pilota di Magherafelt ha deciso di tornare a casa.

Michael Sweeney conquista dunque la sua terza vittoria di giornata in questo Grand Final che vede al via solo 7 moto, triste conclusione di un tragico weekend. Al secondo posto troviamo ancora Darren Cooper, mentre completa il podio la giovane promessa neozelandese Daniel Mettam sulla Honda Wilson Craig Racing.

Le road races proseguono da questa sera con le prime prove della Southern 100 all’Isola di Man. Le Nationals irlandesi torneranno invece il prossimo fine settimana a Walderstown ed il successivo alla Faugheen 50, road race ancor più piccola e stretta alla quale saremo presenti dal vivo. In un’atmosfera che sarà sicuramente tutt’altro che leggera.

Ciao William #6

 

 

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