Detto fatto. Dopo l’incidente fatale di Carlin Dunne, gli organizzatori della Pikes Peak International Hill Climb avevano annunciato un ripensamento circa la presenza delle moto al famoso evento statunitense.
E nel programma 2020 da poco diramato, purtroppo le due ruote non sono previste. 
Non si tratta di una decisione definitiva, ma che riguarderà solo il prossimo anno, per il momento; nel frattempo, le commissioni valuteranno le condizioni per re-inserire in futuro le moto alla Pikes Peak.
“Le moto sono state parte integrante della Pikes Peak per gli ultimi 29 anni e la loro storia sulle Montagne Rocciose parte dall’edizione inaugurale nel 1916″ afferma il Presidente Tom Osborne. “Detto questo, è vero anche che il programma della Pikes Peak non ha incluso le moto ogni anno. Sono state presenti solo in 41 delle 97 edizioni. E’ arrivato il momento di ripensare seriamente ad ogni aspetto della gara, incluso il programma delle due ruote, e stabilire se e come l’evento dovrà cambiare”.
Un duro colpo per tutti i fan della “gara tra le nuvole” su due ruote. Viene quasi da chiedersi: se fosse morto un pilota sconosciuto, e non il plurivincitore Carlin Dunne, la reazione sarebbe stata la stessa? Ma vogliamo sperare che la risposta sia sì.
La Pikes Peak
La Pikes Peak International Hill Climb è una tra le gare più dure al mondo, sia per i concorrenti che per i loro mezzi. Ha una lunghezza di 19,9 km per un dislivello totale di 1.439 metri (la partenza è situata a 2.900 metri di altitudine, il traguardo a 4.300 metri sul monte Pikes Peak), 156 curve e una pendenza media del 7%: questi i dati del lungo serpentone di asfalto nel paesaggio lunare del Colorado. Una sfida contro il tempo ma anche contro tutte le insidie che l’altitudine nasconde, quali il cambio di temperatura, umidità e condizioni atmosferiche, nonché il diverso rendimento dei motori.
La sfida è aperta ad auto e moto di differenti categorie e si corre dal 1916 in un contesto paesaggistico assolutamente mozzafiato. Dal 2016 il regolamento non ammetteva più le supersportive (il divieto è per i semimanubri), sia per motivi di sicurezza, ma soprattutto per arginare il loro strapotere degli ultimi anni, in particolare dopo l’asfaltatura di tutto il tracciato.
Addio alle moto alla Pikes Peak quindi per il 2020 e poi chissà…
Torneranno,è già successo, sono certo che senza moto non sarà più la stesso avvenimento nemmeno per i pragmatici Americani.
Anche Carlin l’avrebbe comunque voluto
Non credo che Carlin avrebbe voluto questo…