Intervista a Brandon Cretu: “TT addio. Ma Macao…”

E’ stato il più giovane statunitense ad aver mai partecipato al Tourist Trophy e anche uno dei pochi americani ad averlo fatto. Ma oggi Brandon Cretu annuncia il suo ritiro dal TT. 

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Brandon Cretu sulla Bimota, IOMTT 2015 (foto: Denis Pian)

Già, perché la decisione del trentatreenne di Felton (Pennsylvania) non riguarda le road races in toto, ma solo l’evento maggiore, l’affascinante Tourist Trophy dell’Isola di Man, per ragioni che Brandon ci spiega con parole e cuore.

Cretu esordì nelle corse su strada all’Ulster GP 2009, per poi passare all’Isola di Man nel 2010. Dopo i primi anni con il Team Wylie Racing, Brandon passa a Honda HEL Performance e poi a Splitlath, squadra per cui guiderà l’esotica Buell dal Macau GP 2013 e per tutto il 2014. Il 2015 segna il passaggio a Bimota, con Brandon di nuovo affiancato all’amico Ben Wylie sulle BB3 nel Team Amore Moto (Bimota UK).

Ma ora i suoi piani sono diversi e il TT perde il secondo americano in pochi mesi.

 

Brandon, hai da poco annunciato il tuo ritiro dal Tourist Trophy, anche se avevi comunque inviato la tua iscrizione per quest’anno. Cosa ti ha fatto prendere questa decisione?

La mia stagione 2016 è stata piena di aspetti positivi ma anche di una serie di problemi dietro le quinte che mi hanno davvero provato sia come pilota che come persona. A fine stagione ero veramente esausto mentalmente e fisicamente. Credo che questo mi abbia fatto perdere un pizzico di passione per ciò su cui mi sono concentrato per tanto tempo, il TT. Ed è giunto il momento di trovare sfide nuove. Se non sei dedito al TT al 100%, allora non dovresti farlo. E se non ti stai più divertendo, allora non dovresti farlo. E’ stata una combinazione di queste due cose a portarmi a prendere questa decisione. Comunque ci sono sempre nuove sfide che ti possono emozionare.

 

E’ una decisione che riguarda solo il Tourist Trophy o anche le altre road races?

Riguarda sostanzialmente il TT, la gara che ha assorbito la mia passione negli ultimi sette anni. L’anno scorso avevo già deciso di smettere con le Irish Road Races, semplicemente non avevo fatto alcun annuncio dato che non ero coinvolto più di tanto, anche se sono eventi fantastici. Onestamente vorrei fare ancora il Macau GP almeno una volta (o anche di più se mi accetteranno!), perché adoro quel tracciato e perché il gruppo è molto unito (piloti e organizzatori). Sarebbe triste lasciare tutto completamente. Ho inoltre considerato la possibilità di correre a Imatra, dato che il team World Supersport con cui sono coinvolto quest’anno nel ruolo di manager dei piloti, Kallio Racing, ha sede proprio lì e sarebbe bello correre per loro. Vedremo!

 

E’ un tracciato ricco di storia e l’atmosfera è fantastica, te lo auguro! Tornando al TT, dopo l’edizione 2016 altri piloti come Mark Miller e Steve Heneghan hanno annunciato il loro ritiro dall’evento. Secondo te è successo qualcosa lo scorso anno che ha influenzato le vostre decisioni? Sai a cosa mi riferisco.

La morte di Paul Shoesmith ha avuto una certa influenza ma non è assolutamente la causa dei ritiri. So che se Paul mi sentisse ora direbbe che sono un cazzone e mi spronerebbe a continuare! In ogni caso, la causa principale è che il mio cuore non è più completamente devoto al TT e la parte di rischio ha prevalso sulle gratificazioni.

 

Hai già altri progetti Brandon?

IMG_5111Sì, quest’anno correrò nel Mondiale Endurance con il Team Rabid Transit, che è un team satellite supportato da YART.

Per me è una grande opportunità poter correre in un campionato così affascinante e imparare anche i vari aspetti manageriali da gente con grande esperienza e successo come YART. Oltre a questo non ho molti piani. Cercherò di fare qualche gara in America, possibilmente Imatra e spero di tornare a Macao.

 

 

 

Negli ultimi anni al TT eri l’unico pilota statunitense assieme a Mark Miller. Come vedi in futuro il rapporto tra road races e USA? Conosci qualche pilota che vorrebbe provarci?

Bella domanda. Ho sperato che ci fosse un altro americano pronto a seguire le orme mie e di Mark. Gli USA sono ovviamente un grande mercato per il TT e io e Mark abbiamo un buon seguito. Non vedo possibili cambiamenti se non nel fatto che potrebbe passare un po’ di tempo prima che un americano torni al via del TT in una delle classi maggiori. Ho sentito dire che ci sarà un americano nella categoria Supertwin quest’anno al TT, magari riuscirà a renderci orgogliosi! Credo comunque che il prossimo americano a poter fare buoni risultati al TT sarà JD Mosley. Quest’anno correrà alla North West 200 e al Post-TT; è stato anche vincitore alla Pikes Peak, quindi credo abbia tutto ciò che serve per fare bene al TT. Mi piacerebbe tanto aiutare e supportare un pilota americano se potessi!

 

Parliamo ora del Macau Grand Prix. Dopo varie partecipazioni, a sorpresa lo scorso anno sei stato escluso, la tua iscrizione non è stata accettata. Cosa è successo?

Sai, in griglia c’è un numero limitato di posti e ci sono molti top riders che vogliono correre a Macao. Gli organizzatori hanno ridotto la griglia da 32 a 28 piloti e questa volta sono rimasto fuori. I miei risultati 2015 hanno contato molto perché ho davvero fatto fatica quell’anno, ero diversi secondi sopra i miei tempi del 2014. So che posso migliorare lì e guadagnarmi quel posto… E sento anche che per l’evento costituisco più di un semplice pilota in griglia. Quest’anno lavorerò con un altro pilota e team d’esperienza e spero che il nostro pacchetto mi permetta di essere ammesso!

 

Lo spero per te Brandon! L’ultima domanda, qual è il tuo più bel ricordo della tua carriera al TT?

Vorrei rispondere dicendo che è la prima volta che sono partito su Glencrutchery Road ma sarebbe una bugia perché me la stavo facendo sotto! Il mio ricordo più bello è senz’altro il mio primo giro sopra le 120 miglia orarie di media nel 2015. Giro dopo giro battevo tempi sulle 119 mph e ormai sembravo stazionario. Ho anche fatto un giro a 119.99 mph! Il mercoledì sera prima della Senior avevamo un solo giro di prove, sono partito dietro al mio caro amico e compagno nel Team Bimota, Ben Wylie. In quel giro tutto andò per il verso giusto e fu bellissimo. Sono giri e momenti come questi che mi mancheranno di più. Quel giro era con partenza da fermo e rientro e sono stato rallentato in tre punti, ma ho fatto 121.7 mph! Mi domanderò sempre cosa avrei davvero potuto fare in quel giro… Credo che il mio giro ideale sarebbe attorno alle 123 mph ma non lo sapremo mai. Sono comunque contento di ciò che ho raggiunto.

 

In bocca al lupo per il futuro Brandon!

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